Chi Sono
Paolo in breve

"Sono certo che ognuno di noi abbia una missione nella vita
e che prendersi cura degli altri sia il modo per essere,
e rimanere, davvero unici."
Sintesi Professionale:
Sono un ex Dirigente d’Azienda, oggi Formatore e Consulente di Direzione, con una lunga esperienza nelle Operations maturata in contesti produttivi complessi e altamente competitivi. La mia carriera è iniziata nella specializzazione tecnica – automazione, manutenzione e processi di stabilizzazione dell’efficienza – per poi evolvere verso ruoli di direzione manageriale.
Ho sviluppato una visione completa del Sistema Azienda, guidando riorganizzazioni secondo i principi della Lean Production, intervenendo sia sui processi che sulla cultura organizzativa e affrontando anche situazioni di crisi. Nel corso degli anni ho conseguito risultati concreti in termini di riduzione dei costi economici e finanziari, aumento di produttività, miglioramento di qualità e sicurezza. Questi successi sono stati possibili grazie alla curiosità di acquisire continuamente nuove competenze e alla determinazione nel far crescere le mie soft skill, elementi che considero fondamentali per una leadership moderna.
Negli ultimi anni, alla guida di Denso Manufacturing Italia, ho approfondito lo sviluppo delle Risorse Umane, la missione Safety First e le tematiche di sostenibilità ambientale, contribuendo a integrare gli SDGs (Sustainable Development Goals) nelle strategie produttive e gestionali.
Oggi metto questa esperienza al servizio di imprese, neolaureati, professionisti e manager, accompagnandoli a integrare efficienza, valore e sostenibilità nei processi e a crescere nella loro evoluzione di carriera, restituendo ciò che questa professione mi ha insegnato.
Le persone che ho incontrato in oltre trent’anni di lavoro sono state una fonte preziosa per la mia crescita professionale: da ognuna ho appreso qualcosa e con ognuna ho condiviso le mie conoscenze.
Oggi propongo corsi di formazione manageriale, consulenze di direzione ed Manager Profile 360°, con l’ambizione di trasmettere il sapere che questa professione mi ha regalato e, al tempo stesso, incontrare nuove persone da cui continuare a imparare.
Per una sintesi delle esperienze lavorative: Clicca qui
Per le competenze acquisite: Clicca qui
Per il dettaglio del profilo professionale rimando a LinkedIn: Clicca qui
Alcuni Casi di successo
ESG e quotazione in Borsa
Caso 1:Transizione alla Sostenibilità ESG
Multinazionale produttrice di componenti automotive a livello globale, fornitrice dei principali car maker e quotata in borsa.
Dopo l’Accordo di Parigi del 2015, la Casa Madre avvia un progetto internazionale di transizione verso lo sviluppo sostenibile, con l’obiettivo di supportare i 17 Obiettivi SDGs e attrarre investitori green, attenti ai rating ESG (Environment – Social – Governance).
Partecipo attivamente alla definizione delle linee guida aziendali e mi faccio carico dell’implementazione delle azioni concrete.
Verifico che in tutti i processi aziendali siano necessari cambiamenti di mindset, legati al nuovo paradigma imposto dalla transizione.
Collaboro con i Process Owner per sviluppare e realizzare le azioni necessarie.
Organizzo sessioni informative sugli SDGs e sul progetto EcoVision 2025, coinvolgendo circa 1.200 persone in incontri in aula suddivisi per gruppi omogenei.
Raccolgo suggerimenti dal personale, che vengono poi integrati nei piani di sviluppo aziendale.
Il progetto ha permesso di individuare leve e indicatori ESG, oltre a ottenere risultati concreti, tra cui:
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Riduzione delle emissioni di CO₂ e del 50% dei rifiuti
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Raggiungimento e consolidamento dello Zero infortuni
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Revisione di processi aziendali inefficienti, costosi e non produttivi

Per colpa di una falsa promessa
Caso 2: Crisi Aziendale
Media azienda pescarese attiva nel settore delle macchine elettriche reversibili per il mercato delle telecomunicazioni.
A seguito di una transizione tecnologica del settore, il prodotto di punta era giunto a fine ciclo di vita, mantenuto artificialmente sul mercato da promesse fuorvianti dei principali operatori telefonici. Questi, interessati a garantirsi la fornitura di ricambi e l’evasione delle ultime commesse destinate a mercati secondari, avevano di fatto prolungato una situazione insostenibile.
L’azienda, intrappolata in un circolo vizioso di difficoltà economiche e finanziarie, si trova in balia di queste promesse e decide di affidarsi al mio supporto come Temporary Direttore Generale.
Procedo con un’analisi approfondita di:
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Conto economico e esposizione finanziaria
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Organizzazione produttiva e staff degli indiretti
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Solidità del piano commerciale
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Dinamiche operative interne
Insieme all’imprenditore, redigiamo un piano di ristrutturazione organizzativa e commerciale. Con la collaborazione di Confindustria e delle RSU aziendali, concordiamo rapidamente un piano di adeguamento strutturale dell’organico, oltre a:
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Ristrutturare la pressione finanziaria, identificando e implementando saving
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Riconvertire il focus commerciale verso nuove nicchie di mercato
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Riorganizzare produzione e progettazione prodotto secondo logiche Lean
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Revisionare i costi, diretti e indiretti
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Coinvolgere tutto il personale nel progetto di ristrutturazione
Risultato (dopo 8 mesi): il margine operativo lordo passa dal -2% al +25% già nel primo trimestre dell’esercizio successivo.

L'illusione del passaggio generazionale
Caso 3: Efficienza e Produttività
Media azienda teramana attiva nella produzione di componenti metallici per i settori automotive, special applications e hobbies. La Direzione Generale, forte di un’approfondita conoscenza del mercato, si pone come obiettivo il rilancio di prodotti e produttività.
Il primo traguardo – il lancio di nuovi prodotti – viene raggiunto nel medio periodo in autonomia. Tuttavia, l’introduzione di nuovi processi e l’aumento dei volumi produttivi portano rapidamente fuori controllo l’efficienza pianificata, facendo perdere di vista le azioni necessarie per mantenere la competitività.
Nel giro di poco tempo, l’azienda entra in una fase di caos operativo, costretta a rincorrere le urgenze e subendo pesanti perdite economiche. Il Direttore Generale mi affida il ruolo di assistente Operations per affrontare questa situazione complessa. Una volta inserito nelle dinamiche organizzative, emerge chiaramente che il problema non è solo tecnico: il sistema produttivo non è più adeguato e persiste una forte resistenza al cambiamento da parte di alcuni leader storici.
Insieme alla Direzione, sviluppiamo un piano per introdurre le logiche Lean e trasformare i leader più resistenti in promotori dello sviluppo aziendale.
L’intervento, realizzato in due step da 6 mesi ciascuno, porta a:
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Superamento delle resistenze al cambiamento
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Stabilizzazione dell’efficienza produttiva
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Recupero del +9% di produttività
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Introduzione di strumenti Lean mirati: SMED, JIT, 5S e istituzione del KPOffice focalizzato sulla riduzione dei 7 sprechi

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L'agricoltura insegna
Caso 4: Canale di Produzione
Grande azienda teramana specializzata in componenti in materiali compositi per il settore automotive e supercars.
Rispondendo direttamente all’Amministratore Unico, ricevo l’incarico di migliorare il Profit/Loss di due stabilimenti su sei del Gruppo. Intervengo rapidamente riorganizzando i reparti in “canali di produzione” per flussi di prodotto, con l’obiettivo di velocizzare il passaggio dei materiali e ridurre il Work In Progress (WIP).
L’idea si ispira al flusso dell’acqua in un canale di irrigazione: il processo produttivo deve scorrere senza ostacoli, in modo rapido e bilanciato. Ogni postazione di lavoro viene strutturata per gestire prodotti diversi con tempi standard e bilanciati, garantendo flessibilità ed efficienza. Solo 5 prodotti su 48 restano esclusi da questa logica, a causa di processi speciali supplementari.
Risultati nel breve periodo:
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+18% di produttività
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-31% di immobilizzo finanziario
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-50% del tempo di attraversamento

Dalla Mass alla Lean Production
Caso 5: Trasformazione Lean
Media azienda del Varesotto, attiva nel settore della meccanica di precisione e specializzata in sub-componenti per automotive. Su incarico diretto del Presidente del CdA, con piena autonomia e responsabilità sui KPI industriali, ho guidato la riorganizzazione produttiva basata sui principi Lean, con l’obiettivo di integrare completamente l’azienda nella Supply Chain dei principali clienti.
Nella fase iniziale sono emerse significative lacune nei flussi produttivi e nella cultura aziendale, che generavano inefficienze e un elevato impegno finanziario. Ho quindi implementato una riorganizzazione paziente e un percorso di formazione per il personale su tecniche come JIT (Just In Time), SMED (Single-Minute Exchange of Dies) e livellamento della produzione (Heijunka).
La sfida principale è stata rafforzare la fiducia della Presidenza nel fatto che la Lean potesse essere una reale opportunità di rilancio. Risultati nel primo anno:
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+10% di produttività
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Riduzione del WIP del 70%
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Risoluzione rapida delle inefficienze


